A fine anni ’80, mi è venuta voglia di giocare coi miei vecchi tappini, ma non avevo nessuna voglia di muovermi in terra come facevo da ragazzo. Trovai una sorta di copridadi in plastica del diametro di due centimetri e tradussi in scala il vecchio gioco, in modo da poterlo giocare comodamente sul tavolo, su un campo di linoleum verde con le sue brave righe regolamentari. Ho fatto nuove squadre.
Ecco la differenza fra i tappini e i copridadi. Qui aggiungo i “ponghetti” (diametro cm 0,8) che nacquero in realtà per l’atletica leggera verso il ’65, per omaggiare la mia pigrizia. Giocavo sul tavolo, senza dovermi trascinare per terra. Su un cartoncino avevo disegnato e colorato la pista di atletica (in scala, è ovvio) su cui gareggiavano i "ponghetti".