IL TORNEO
La mia amica Adriana mi regalò, un giorno, una scacchiera di cioccolato.
“Qui si mangia davvero!” diceva il biglietto di accompagnamento.
Non sarei riuscito a mangiarla tutta in una sola partita! Oltre che impossibile, sarebbe stato piuttosto egoistico e, quasi certamente, avrebbe messo a dura prova le possibilità di sopravvivenza dei due giocatori. Così pensai di invitare un po’ di amici e organizzare un torneo per mangiare tutti insieme la scacchiera.
Nacque il Torneo di “Bono scacco” che è andato avanti per otto anni. Ovviamente non era un “vero” torneo, non partecipavano “veri” giocatori, le nostre conoscenze e abilità scacchistiche (tranne poche eccezioni) erano assai limitate. Ma erano sicuramente “veri” l’impegno e la volontà di non mollare. Soprattutto era un’occasione per stare insieme e... mangiare! Ogni anno facevo trovare agli amici una scacchiera commestibile che veniva spazzolata durante lo svolgimento del torneo e nella cena finale. Una di zucchero commissionata a una pasticceria, una di pane fatta da me con la divertita complicità del fornaio sotto casa e poi, sempre fatte da me, una con la tavola di mozzarella e salame coi pezzi di mortadella e emmenthal, una di tartine di caviale e salmone coi pezzi di provolone e non ricordo cosa, una di biscotti, una coi bicchieri di vino bianco e rosso e infine una con una quiche di spinaci e cipolle e i pezzi di crocchette di spinaci e patate. Più “Bono scacco” di così!
Nell’ultimo torneo, come premi, mi sono stufato di consegnare coppe, coppette medaglie e targhe e ho pensato bene di confezionare dei premi in SculpeyIII e Premo. Ed ecco il risultato.